Il Re della tavola: Il Tartufo Bianco da Alba a Pesce Briaco

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November, 2016

Questa è decisamente la stagione del Tartufo Bianco. E noi siamo partiti per raggiungere in Piemonte un tartufaio di fiducia, che da anni conosciamo, per l’incredibile esperienza di seguirlo a caccia di tartufi.

Abituati come siamo a utilizzarlo nelle nostre preparazioni, stavolta ci siamo soffermati a riflettere (e abbiamo posto molte domande al nostro amico piemontese) su questioni teoriche, su quanto accade prima della gloriosa grattugiata nel piatto.

Il Tartufo Bianco da Alba

Il Tartufo Bianco da Alba

Photograph by Andrea Maggi

I tartufi, innanzitutto, presentano forme differenti: quelli tondeggianti, dall’aspetto più regolare, sono spesso, proprio per la forma esteticamente più gradevole, maggiormente richiesti. Ma a quelli bitorzoluti spetta il primato del sapore: essendo nati in un terreno molto più duro e compatto, hanno fatto fatica a crescere e, come le radici delle viti ostinate a ricercare la profondità, sono quelli che avranno più complessità d’aroma.

Il colore esterno è ocra o giallo olivastro e tende a schiarirsi man mano che si asciuga dell’umidità del terreno. Il colore interno, invece, è bianco-giallastro, con sfumature marroncine che variano a secondo della maturazione, del tipo di suolo e della pianta con cui vive in simbiosi.

Per esempio i tartufi che nascono vicino alle querce tendono al color nocciola, mentre quelli che crescono vicino ai faggi, al rossiccio.

Troverete i tartufi piemontesi a Pesce Briaco in alcuni piatti del menù autunnale e in alcuni special che saremo felici di proporvi e raccontarvi quando ci verrete a trovare.

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